Banner Babolat Cup Rebond Association

Babolat si impegna per la protezione dei minori nello sport con l'associazione “Rebond”

3 min. lettura
Pubblicato il 17/12/24

In occasione della finale della Babolat Cup, Babolat annuncia la sua partnership con l'associazione di Angélique Cauchy.

La Babolat Cup è un torneo di eccellenza con un ambassador d'eccezione, Carlos Alcaraz, e oltre 2.500 partecipanti distribuiti su 40 tornei di qualificazione in 7 paesi europei, culminando con un Masters finale che si è tenuto lo scorso fine settimana a Lione. Creata da Babolat nel 2009 e destinata ai giovani talenti europei under 12, sia ragazze che ragazzi, la Babolat Cup è stata ancora una volta un enorme successo. Giocata a pochi colpi di racchetta dalla sede di Babolat, la fase finale è stata l'occasione per il marchio di firmare una partnership con l'associazione “Rebond”, fondata nel 2017 da Angélique Cauchy.

Sensibilizzare tutti gli attori del tennis e prevenire la violenza sui minori atleti.

Babolat si impegna al fianco di Angélique Cauchy. Durante la fase finale della Babolat Cup, che si è svolta questo fine settimana a Lione sui campi della All In Academy, Eric Babolat ha firmato una partnership a nome del marchio con l'associazione "Rebond", fondata nel 2017 da Angélique Cauchy. Vittima di violenze sessuali a partire dal 2019 e per due anni, da parte del suo insegnante di tennis, l'ex numero 2 francese tra i juniores, recente autrice di “Si un jour quelqu’un te fait du mal” ("Se un giorno qualcuno ti fa del male"), era presente sabato a Lione. Durante una conferenza, ha parlato dell’aiuto che offre ai minori vittime di violenze sessuali nello sport tramite la sua associazione. Un tema delicato su cui Babolat ha deciso di impegnarsi concretamente al fianco di Angélique per amplificare la sua voce e farla arrivare ancora più forte e lontano, al fine di proteggere le nostre giovani atlete e giovani atleti.

Éric Babolat garantisce questo impegno: "Negli ultimi anni, voci coraggiose si sono levate per rompere il silenzio sulle violenze. Impegnandosi oggi al fianco di Angélique Cauchy e dell'associazione “Rebond”, Babolat vuole, nel suo piccolo, contribuire a questo slancio vitale che libera e salva. Ci sono sempre e ovunque possibilità di miglioramento: cogliamole!"

Creato per la protezione e la prevenzione, questo partenariato si articolerà attorno ad azioni concrete sul campo, con le persone che fanno vivere il tennis (allenatori, genitori, dirigenti dei club, giovani atleti). I seminari Babolat diventeranno così spazi di scambio nei quali Angélique Cauchy incontrerà gli allenatori per sensibilizzarli. La Babolat Cup, essendo un momento privilegiato per diffondere questo messaggio fondamentale, vedrà Angélique Cauchy intervenire durante ogni fase finale. Saranno attivati altri strumenti di responsabilizzazione, come una mostra fotografica itinerante che circolerà (in club, municipi, scuole), una carta etica che sarà firmata dagli allenatori partner e la messa a disposizione di materiali educativi durante ogni evento Babolat per diffondere ampiamente i messaggi di prevenzione e protezione. Questo programma è destinato a espandersi a livello internazionale grazie alla diffusione di Babolat in 150 paesi.

Babolat Cup Rebond association

Sul campo: un torneo eccezionale per l'edizione 2024.

Sul campo, questa edizione della Babolat Cup sarà anche un punto di riferimento. È stata patrocinata da Carlos Alcaraz, vincitore dell’edizione nel 2017, già con una racchetta Babolat in mano. L’edizione 2024 della Babolat Cup ha celebrato giovani talenti promettenti, che hanno guadagnato ben più di un titolo in uno dei tornei di riferimento per questa fascia di età. I vincitori, incoronati a Lione sui campi della ALL IN ACADEMY, diretta da Thierry Ascione e Jo-Wilfried Tsonga, Marie Schmidhofer (Austria) e Luca Sageder (Austria) avranno infatti il privilegio di trascorrere una settimana di allenamento alla Rafael Nadal Academy di Manacor, nella culla del leggendario campione spagnolo, che ha svolto tutta la sua carriera sotto la bandiera Babolat.

Approvata dalle federazioni nazionali e ormai con una grande reputazione, la Babolat Cup non ha mai riunito così tanti giocatori provenienti per la prima volta da sette paesi diversi (Francia, Italia, Regno Unito, Spagna, Germania, oltre ai Paesi Bassi e all’Austria per la prima volta). I team Babolat hanno organizzato, durante tutto l’anno, un circuito nazionale in ciascuno dei paesi coinvolti, all'interno dei club partner del marchio.

I vincitori delle fasi di qualificazione nazionali hanno anche vinto una giornata di esperienza dietro le quinte di Wimbledon, sui celebri campi in erba londinesi, insieme ai giocatori professionisti del Team Babolat. Hanno avuto anche la fortuna di incontrarne alcuni durante la fase finale della Babolat Cup, a cui hanno partecipato Dominic Thiem (vincitore degli US Open 2020, recentemente ritirato), Jo-Wilfried Tsonga (n°5 del mondo nel 2012), Botic Van de Zandschulp (l’ultimo vincitore in carriera di Rafael Nadal nella fase finale della Coppa Davis) e Niels Vink (doppio campione paralimpico 2024 nel quad). Quattro campioni che hanno giocato sabato con molti bambini.

Un successo totale che rende orgoglioso Éric Babolat: "Sono molto felice dell'importanza che ha assunto la Babolat Cup. Questa competizione è una nuova dimostrazione della nostra competenza e delle nostre radici sul campo, mentre Babolat supporta oltre 20.000 club in più di 150 paesi. Il marchio è al fianco dei giovani per aiutarli a crescere, svilupparsi e vincere. Una costante da 150 anni."

Ti potrebbe piacere anche

Immagine del contenuto Padel

Babolat heats up the court a Milano con una nuova collezione Juan Lebron

2 min. lettura
Pubblicato il 12/12/24
Thiem Retirement 1 Tennis

Babolat e Dominic Thiem
10 stagioni di complicità

3 min. lettura
Pubblicato il 23/10/24